Le Vie del Pane - Il pane con i semi di Chia dell'Antico Forno di Andrea Semenzin (Caerano S.Marco)



Andrea Semenzin, nume tutelare dell'Antico Forno di Caerano San Marco, ha proposto all'incontro di informazione curato da Fabio Stefanon de La Bottega dei Sapori-Crai di Pederiva di Montebelluna, il pane con i semi di chia.



“ Oltre all'olio, anche la farina ottenuta dalla macinazione della porzione secca può svolgere un ruolo importante all'interno di varie ricette. Ad esempio, la farina di chia è utile nella formulazione di certi prodotti da forno – come il pane e i derivati – contribuendo ad aumentarne la quantità di fibra solubile, a diminuirne l'apporto energetico nonché a moderarne l'indice glicemico.”



Ad oggi, la chia viene coltivata soprattutto per i suoi semi. Questi rappresentano infatti un alimento ricchissimo di "grassi buoni", noti soprattutto per il loro potenziale nutraceutico e fitoterapico (alla stregua di vere e proprie molecole farmacologiche). La produzione della chia è dunque abbastanza interessante su più fronti: dal punto di vista nutrizionale per i consumatori, e dal punto di vista economico per i commercianti.


Dai semi della chia è possibile estrarre fino al 25-30% di olio, che tutto sommato rappresenta un'ottima resa; basti pensare che, in maniera piuttosto variabile, dalle olive si ottiene circa il 10-20% di liquido lipidico (del quale solo il 9% andrebbe a costituire il ben noto extra vergine).


La composizione dei semi è, logicamente, di tipo promiscuo; gran parte (circa il 70% del totale, rimanente dall'estrazione della porzione grassa) ha caratteristiche idrosolubili e possiede un'ottima capacità di idratazione (12 volte il suo peso a secco). Non a caso, in diluizione, i semi di chia sviluppano un composto gelatinoso che si presta alla formulazione delle note bevande tipicamente mucillaginose.


Il profilo nutrizionale pare curiosamente simile a quello di molti altri semi commestibili ben più diffusi in Italia, come i semi di sesamo e quelli di lino; ciò nonostante, nel Bel Paese, i frutti della chia rappresentano ad oggi un prodotto obsoleto, recentemente rivalorizzato dal diffondersi degli stili alimentari vegani e macrobiotici. Nel 2009, l'Unione Europea ha integrato i semi di chia tra i prodotti alimentari, permettendo così il loro utilizzo in porzione uguale o superiore al 5% anche nella formulazione del pane.


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